“Ovunque i semi di lino divengano un cibo comune tra la gente, lì ci sarà una salute migliore” questa frase venne pronunciata dal Mahatma Gandhi, oggi la scienza ne conferma la veridicità.

Pochissime specie vegetali sono parte integrante della storia millenaria dell’uomo in qualità di alimento, farmaco e materia prima: il lino è senza dubbio una di queste.
Sempre più popolari grazie ai documentati benefici per la salute, i semi di lino vantano proprietà emollienti, antinfiammatorie e adiuvanti la motilità intestinale, non solo, primeggiano per l’elevato contenuto di acidi grassi omega 3. Queste straordinarie molecole regolano i livelli di grassi sanguigni proteggendo dalle malattie cardiovascolari e migliorando la fluidità delle membrane biologiche con effetti positivi soprattutto a livello della pelle e del sistema nervoso. Non solo, proprio i grassi di cui sono ricchi aumentano in modo significativo l’assorbimento dei nutrienti presenti ad esempio nelle verdure con cui vengono accompagnati.
Via libera quindi al loro utilizzo nelle insalate, nelle macedonie, nello yogurt e pure nella preparazione del pane. La recente scoperta che i semi di lino siano anche la fonte più ricca di lignani ne conferma l’importanza dal punto di vista preventivo di gravi patologie degenerative.
Questi meravigliosi semi possono essere acquistati interi o macinati (in questo caso meglio riporli in frigorifero). Dose giornaliera consigliata: 1-2 cucchiai da tavola di semi macinati, si possono preparare con un tritatutto o un macinacaffè.

VALORI NUTRIZIONALI
Un cucchiaio di semi di lino interi, crudi o cotti, apporta 50 calorie, 4,5 grammi di grassi totali, 2,5 grammi di acido alfa-linolenico (omega 3), 2.2 grammi di proteine, 3 grammi di carboidrati e 3 grammi di fibra alimentare.
Un cucchiaio di semi lino macinati, crudi o cotti, fornisce 36 calorie, 3,3 grammi di grassi, 1,8 grammi di acido alfa-linolenico, 1,6 grammi di proteine, 2,3 grammi di carboidrati e 2,2 grammi di fibra alimentare.

LIGNANI
I semi di lino (insieme a quelli di chia e di sesamo) apportano all’organismo i lignani, fitoestrogeni vegetali che imitando gli estrogeni umani sono in grado di proteggere contro i tumori ormono-correlati (seno, utero, tumori ovarici e della prostata).

FIBRA
I semi di lino sono una buona fonte di fibra insolubile e solubile: la fibra insolubile è utile per prevenire la stitichezza, mentre la fibra solubile aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e di conseguenza aiuta a ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

ACIDI GRASSI OMEGA 3
La ricerca ha dimostrato che gli acidi grassi omega 3 presenti in abbondanza nei semi di lino, siano in grado di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e del cancro. Non solo, sembra che una cronica carenza di questo tipo di acido grasso possa portare ad aumento della depressione, dello stato d’ansia e di scarsa capacità di gestire lo stress.

SEMI DI LINO NEGLI IPERTESI
In uno studio clinico in doppio cieco, controllato da placebo e randomizzato, pubblicato sulla prestigiosa rivista Hypertension ha dimostrato che dopo sei mesi, coloro che avevano mangiato i cibi placebo preparati con crusca e melassa in modo da mimare per consistenza e aspetto quelli contenenti i semi di lino macinati, ebbero un inizio di ipertensione. Malgrado alcuni del gruppo placebo stessero già assumendo dei farmaci, la loro pressione si mantenne costante. In media, all’inizio dello studio avevano valori di 155 su 81 e alla fine dello studio di 151 su 81. Le cose andarono diversamente per il gruppo degli ipertesi inconsapevoli di consumare semi di lino quotidianamente nei cibi preparati ad hoc per lo studio. All’inizio avevano valori di 152 su 82 e alla fine di 143 su 75. Cosa comporta in termini pratici un tale risultato? Una diminuzione di sette punti della pressione diastolica può portare nel tempo a una riduzione del 46% del rischio di ictus e del 29% di malattie cardiache.